I geni, la dieta e l’obesità

Di questo si tratta in una revisione americana condotta presso il Department of Nutrition della Harvard School of Public Health di Boston (Massachusetts – USA) focalizzata sulle relazioni tra predisposizione genetica all’obesità e influenza ambientale che alimenta l’attuale incidenza delle malattie a questa correlate (diabete 2 e malattie cardiovascolari).

Negli ultimi decenni, in parallelo con il passaggio da stile di vita più attivo a sedentario, e soprattutto con il passaggio da una dieta abituale nutriente a una con elevata densità energetica, il fenomeno dell’obesità ha raggiunto livelli allarmanti. Di contro, negli ultimi anni, la tecnologia di genotipizzazione ha fatto passi da gigante svelando le basi genetiche di malattie complesse e scoprendo l’intervento della variabilità genetica nelle interazioni gene/dieta.

La comprensione di tali interazioni ha il potenziale per promuovere le modificazioni della dieta sulla base del corredo genetico. Diversi recenti studi su larga scala evidenziano, in proposito, che il consumo di zuccheri, bevande zuccherate o che, in generale, le abitudini alimentari possono modulare la predisposizione genetica per l’obesità o le malattie cardiovascolari. Analisi effettuate in studi clinici randomizzati hanno mostrato che i marcatori genetici per l’obesità, il diabete, o per le malattie cardiovascolari potrebbero modificare la risposta metabolica alle diete adottate per perdere peso.

Tutto questo si discute nella revisione che tende ad approfondire tali temi in modo da indirizzare la clinica pratica verso possibili interventi di sanità pubblica efficaci nella correzione dei fattori ambientali che intervengono nella correlazione tra geni-dieta e fattori predisponenti all’obesità e alle patologie ad essa correlate.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23139897 Curr Nutr Rep. 2012 Dec 1;1(4):222-227.
Gene-Diet Interactions in Complex Disease: Current Findings and Relevance for Public Health

Via obesita.it

Dieta Dukan, se prevale l’irrazionale

… Cosa dice questa volta la formula magica? Si tratta di un regime alimentare iperproteico articolato in 4 fasi durante le quali senza limite di quantità possono essere mangiati 100 alimenti tra carni, pesce, uova, prodotti caseari non grassi e proteine vegetali (ovviamente non tutte). Se decidete di intraprendere questo percorso potete dire addio ai carboidrati, nutrienti essenziali per il nostro organismo che non andrebbero mai completamente eliminati. Niente pasta, riso, patate, legumi, frutta e tanti tipi di verdure. Non è dunque un caso che tanti nutrizionisti l’abbiano etichettata come pericolosa!

 

Via corrieredelveneto.corriere.it

I difetti dell’alimentazione moderna – Il Fatto Quotidiano

Sul numero del 28 marzo della rivista Cancer è stato pubblicato un rapporto sull’epidemiologia dei tumori negli Stati Uniti nel periodo 1975-2008. I centri che hanno partecipato alla stesura del documento sono tra i più autorevoli:  il Center for Disease Control and Prevention, laNorth American Association of Central Cancer Registries, il National Cancer Institute e l’Amercian Cancer Society e i dati presentati sono incoraggianti. La mortalità per cancro ha continuato a diminuire nel corso degli anni e a questo trend positivo si è aggiunta una lieve riduzione dei nuovi casi quantificabile in uno 0.6% in meno nei maschi nel periodo tra il 2004 e il 2008 e in uno 0.5% in meno nelle donne nel periodo 1998-2006, con una tendenza però al livellamento dal 2006 al 2008. Significa che, oltre alla mortalità, anche i nuovi casi di tumore si stanno riducendo anche se lentamente e non in modo omogeneo per tutte la categorie prese in esame.

via Il Fatto Quotidiano

Usa/ Michelle Obama pronta a sostenere l’allattamento a seno. Nella sua campagna contro l’obesità infantile

Roma, 16 feb. (TMNews) – Combattere l’obesità infantile favorendo l’allattamento al seno: è questa l’ultima iniziativa che Michelle Obama si accinge a lanciare, chiedendo che vengano rimossi tutti gli ostacoli che oggi impediscono alle donne di allattare. A rivelarlo è il Politics Daily, ricordando come l’amministrazione Obama abbia già adottato diverse misure volte a incoraggiare l’allattamento al seno, tra cui una maggiore flessibilità nei luoghi di lavoro.

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